Hai presente quel cartoncino tutto colorato con le lettere dell’alfabeto che si trova sugli elettrodomestici? Oggi parliamo proprio di lui!
Qualcuno se ne sarà accorto, qualcun altro no, ma dal 2021 c’è una nuova etichetta energetica per apparecchi come frigoriferi, lavastoviglie, lavatrici, display elettronici, sorgenti luminose.
In questo articolo ti presentiamo la nuova veste e le nuove caratteristiche, quindi se hai in programma l’acquisto di un apparecchio elettrico ti spieghiamo cos’è e come leggere la nuova etichetta energetica.
Nuova etichetta energetica: da cosa nasce?
Prima di passare alla nuova etichetta energetica le lettere nel cartoncino partivano dalla E (la classe più bassa) sino ad arrivare alla A (la migliore)… e sin qui tutto chiaro! I
Il problema è emerso quando ricerca e tecnologia hanno iniziato a fare enormi passi avanti, rendendo gli elettrodomestici sempre più efficienti: la A non era più sufficiente, quindi si è pensato di aggiungere il simbolo + vicino alla lettera.
Al progredire delle prestazioni si aggiungeva un +, cosa che in poco tempo ha reso poco chiare le etichette, specialmente per i consumatori (per esempio alcuni elettrodomestici in classe A+++ potevano avere consumi dimezzati rispetto a quelli in classe A++, un divario importante di cui però era difficile rendersi conto).
Le differenze nella nuova etichetta energetica
La prima differenza nella nuova etichetta energetica riguarda proprio le lettere: la classe più bassa è la G, quella più alta continua a essere la A ma senza il simbolo +. Non si può parlare di una vera e propria corrispondenza tra lettere, come indicazione di massima si potrebbe dire che una vecchia classe A+++ può essere paragonata a una classe D dei nuovi cartellini. Bisogna comunque tenere in considerazione che non è una comparazione precisa e che potrebbe leggermente variare a seconda dell’azienda.
I colori invece non cambiano e quindi abbiamo in cima, per le prestazioni migliori, il verde; mentre l’efficienza energetica minima si contraddistingue per le tonalità arancioni e rosse.
Lettere e colori rimangono invariati, come accorgersi al primo colpo se si tratta della nuova etichetta energetica oppure di quella vecchia?
Capirlo non è difficile, anzi! Le nuove sono tutte dotate di QR code: con una semplice scansione dallo smartphone è possibile avere informazioni ufficiali fornite dalla casa produttrice e inserite in una banca dati dell’Unione Europea (EPREL).
Un’altra novità riguarda la classe di emissione sonora: la nuova etichetta energetica riporta una scala da A a D in cui A indica un valore minore di 30 dB e D un valore maggiore o uguale a 42 dB.
Altre considerazioni sulla nuova etichetta energetica
Non tutti gli elettrodomestici sono uguali e, ovviamente, anche la nuova etichetta energetica si differenzia in relazione all’apparecchio: per ognuno devono essere riportate performance e specificità. Per esempio per una lavatrice i dati segnalati possono riguardare il consumo d’acqua per ogni ciclo di lavaggio o la classe energetica relativa alla parte della centrifuga.
La chiarezza nei confronti del consumatore è stata sicuramente la spinta per effettuare questi cambiamenti: grazie alla nuova etichetta energetica e i nuovi criteri di misurazione dell’energia, è possibile calcolare quanto possa influire sui consumi comprare un elettrodomestico di una determinata classe.
Infine ricorda che un apparecchio, seppur imballato, deve avere nuova etichetta energetica e che dal 2022 non è più possibile (per nessuna categoria) esporre la vecchia.
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