Consigli per scegliere il piano cottura

Sai che il piano cottura è l’elettrodomestico più usato in casa? È stato calcolato che si utilizza in media più di due volte al giorno! Ecco perché è fondamentale avere le idee chiare su come scegliere il piano cottura, per farlo in maniera corretta sulla base delle tue esigenze e necessità: in questo articolo scoprirai quali elementi analizzare per prendere la tua decisione, le tipologie di piano cottura, vantaggi e svantaggi di ognuna. 

Come scegliere il piano cottura: dimensioni e tipologie

Non sai come scegliere il piano cottura? Il primo aspetto da cui partire sono le dimensioni anzi, per dirlo nella maniera corretta, il numero di fuochi quando si tratta di cucine a gas o la quantità di zone cottura se si parla di piano a induzione (di questo parleremo nella parte dell’articolo relativa alle tipologie). 

Dimensioni 

Diamo un po’ di numeri: 

  • 30 cm: questa è una dimensione ormai abbastanza superata, utilizzata solo a libera installazione
  • 60 cm: si tratta della dimensione più diffusa. Il successo in questo caso è dovuto al fatto che sono compatibili con tutte le tipologie di cucina: hanno quattro fuochi, l’accensione è laterale oppure frontale. 
  • 75 cm: sono presenti cinque piastre che garantiscono l’uso contemporaneo di più pentole
  • 90 cm: è la dimensione ideale per chi ha la passione della cucina perché l’ampiezza del piano cottura permette di avere ben sei fuochi. In questo modo è possibile utilizzare più pentole in contemporanea ma in maniera comoda e sicura. 

Come scegliere il piano cottura: le tipologie

Oltre alle dimensioni, se ti interessa sapere come scegliere il piano cottura, devi prendere in considerazione la modalità di preparazione degli alimenti e quindi la tipologia di strumento da utilizzare. 

Le categorie sono principalmente due: 

  • a gas: sono ancora la tipologia più diffusa, si tratta dei piani in cui è visibile la fiamma;
  • elettrici: negli ultimi anni sempre più persone scelgono questa versione di piano cottura, è possibile scegliere tra a conduzione oppure a induzione, in base alla modalità con cui viene generato il calore.

Piano cottura a gas

Il piano cottura a gas è ancora la tipologia più diffusa, il calore è erogato dai bruciatori che si differenziano per grandezza, potenza ed energia prodotta. 

Dal punto di vista prettamente estetico è possibile distinguere tra piano a gas sopratop, filotop o sottotop in base alla tecnica di installazione. 

Per quanto riguarda i materiali invece la scelta si divide tra acciaio inox e ceramica. Il primo risulta gradevole dal punto di vista estetico, ma anche resistente e igienico. Unica pecca? È a rischio graffi.  La ceramica non corre questo pericolo ed è abbastanza facile da pulire, ma meno resistente dell’acciaio e quindi potrebbe rigarsi o spaccarsi. 

Perché scegliere il piano cottura a gas?

Tra i vantaggi possiamo inserire il fatto che non necessiti particolari tipologie di pentole, i costi sono contenuti e l’utilizzo semplice. 

I contro del piano a gas sono due: la manutenzione può risultare impegnativa, sia nella pulizia della base che per quanto riguarda gli ugelli dei bruciatori. Inoltre la dispersione di energia quando si utilizza un piano cottura di questo tipo è elevata. 

Piani cottura elettrici 

Abbiamo visto che nella categoria piani cottura elettrici si può fare una distinzione tra conduzione e induzione. 

La prima tipologia è nota anche come piani in vetroceramica: a livello estetico sono molto belli, perché la superficie è piatta e non sono presenti i fuochi a fiamma libera.

Per scegliere il piano cottura a conduzione dobbiamo conoscerne pro e contro.

Tra i pro c’è sicuramente l’assenza della fiamma visibile, questo aspetto riduce notevolmente il rischio di scottature quando si cucina. Tra gli altri vantaggi troviamo la maggiore stabilità delle pentole, la riduzione dei tempi di cottura (una pentola d’acqua bolle in circa sei minuti) e la facilità di installazione. 

I contro del piano a conduzione sono:  

  • l’elevato assorbimento energetico
  • la necessità di utilizzare pentole a fondo piatto
  • pericolo di bruciarsi al termine della cottura, perché la superficie risulta ancora calda dopo lo spegnimento
  • difficoltà nelle pulizie, perché le sostanze che fuoriescono dalle pentole possono cristallizzarsi e incrostarsi a causa del calore. 

I piani cottura a induzione sono simili a quelli a conduzione solo nell’aspetto estetico, mentre il funzionamento è abbastanza diverso. In questa tipologia di elettrodomestico il calore è generato da campi elettromagnetici che si concentrano direttamente sulla pentola, la cottura dei cibi avviene in maniera del tutto naturale.

Anche per scegliere il piano cottura a induzione dobbiamo valutare vantaggi e svantaggi: tra i primi troviamo sicuramente il fatto che i tempi di cottura siano ridotti. Il 90% dell’energia infatti si trasforma in calore, calore che si concentra solo sulla pentola, questo permette anche di avere un notevole risparmio energetico (in tre o quattro minuti è possibile portare a ebollizione ben due litri d’acqua). Con l’induzione poi è più semplice il controllo della temperatura e quindi della cottura. Infine un piano cottura di questo tipo è facile da installare, igienico e semplice da pulire. 

Ultimo, ma non meno importante, l’aspetto relativo alla sicurezza: non c’è fiamma visibile e, dopo lo spegnimento, si raffredda immediatamente (quindi i liquidi fuoriusciti dalle pentole non si cristallizzano, altro fattore che facilita la pulizia). 

Tra i contro del piano induzione dobbiamo menzionare l’elevato assorbimento energetico e la necessità di acquistare pentole adatte, con fondo piatto e ferroso.

 

Hai le idee più chiare su come scegliere il piano cottura? Se hai bisogno di ulteriori informazioni richiedi un appuntamento e vieni a trovarci nel nostro Centro Cucine, con un’esposizione PERMANENTE di 24 cucine! piano cottura facile da pulire